Casa A+E

Restyling attico a Modena.

Non appartengo a quella categoria di architetti che quando entrano in una casa desiderano autocelebrare se stessi in ogni forma al punto di stravolgere e demolire anche ciò che non è necessario…
Ogni casa ha una sua identità, un suo contesto e una sua storia. E questa non solo andrebbe rispettata, ma può essere esaltata e valorizzata.

Detesto gli sprechi e penso che sia sempre molto importante entrare e muoversi all’interno di un’abitazione, così come nella vita delle persone, con estrema grazia e delicatezza, quasi in punta di piedi…

In questo caso una parte della cucina esistente era ancora bella, necessitava però di essere “finita” e armonizzata nel contesto: un ampio e luminoso spazio con doppia altezza nel quale disporre gli arredi della zona living in continuità fra loro senza creare barriere fra un ambiente e l’altro.

E così è stata recuperata, incorniciata e completata con nuovi elementi che la rendessero maggiormente funzionale ed esteticamente parte di un nuovo linguaggio e di uno stile che rispecchiasse quello dei suoi nuovi proprietari.
Il cartongesso, ad esempio, ospita l’illuminazione diretta e indiretta, nonché il sistema di aspirazione dei vapori e degli odori, ma anche delle nicchie illuminate in cui riporre libri e oggetti vari; così come nell’isola centrale si trovano i fuochi a induzione e diversi vani contenitivi.

Il parquet in rovere esistente era verniciato di marrone scuro ed è stato riportato al suo colore naturale e per non rischiare di rovinarlo nella zona di maggior lavoro della cucina è stata utilizzata una resina-malta color Juta.

Il tavolo, infine, che sembra nascere dall’isola, funge da connessione fra la cucina e il soggiorno, mentre le morbide poltroncine aggiungono un tocco di colore e avvolgono la seduta.

Tutti i materiali e i colori sono stati scelti in armonia ed equilibrio fra loro e l’energia della casa e dei sui abitanti; l’effetto finale è molto spontaneo anche se ricercato, naturale anche se moderno, leggero anche se maestoso.

In una parola sola “unico” come l’unicità e l’unità dell’abitazione stessa e di chi la abita, frutto di un lavoro preciso e sartoriale, non solo di architettura e arredamento, ma anche di ricerca sulle qualità proprie delle persone.

Ogni funzione fluisce e viene accolta nell’altra, così come il movimento creato dagli arredi, che sono a loro volta dinamici…

Il divano, o meglio il sofà, ad esempio ha la peculiarità di non avere schienali, cuscini o braccioli fissi e questo consente di disporre le sedute come lo si desidera in quel determinato momento.
In questo modo se si vuole vedere la televisione sarà tutto orientato in quella direzione, mentre se si vuole creare un ambiente più conviviale nella zona pranzo-cucina sarà possibile girare nuovamente le sedute verso di essa.
Lo stesso può avvenire con la poltrona che ruota sul suo piedistallo.

…le forme sinuose contribuiscono a rendere ancora più fluida la percezione degli spazi, mentre luci dirette e indirette completano la magia.